Giardini del Suono a Villa Sciarra 2020
La vita immateriale di Villa Sciarra
Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2020 – 2021 – 2022” e fa parte di Romarama, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale in collaborazione con Siae
Un progetto di Nensi Bego, curato da Alice Gussoni e Marco Bonetti e organizzato in collaborazione con Integra Onlus.
14 – 27 settembre, orario h17.00 – h 20.00
Entrando a Villa Sciarra, posta sull’altura di Monteverde Vecchio, i viandanti hanno l’impressione di immergersi in un giardino fantastico, romantico e decadente. Rapiti nei sensi, sostano su una panchina o passeggiano accanto alle numerose tracce del dio Pan disseminate tra piante secolari ed esotiche, tra statue e fontane barocche. Una grande voliera in ferro presenzia poco dopo l’ingresso, oggi vuota. Accanto, un parchetto giochi per bambini. L’effetto di un incanto tropicale pacifica l’occhio e scalda l’animo: potessero le statue sussurrare e udirsi l’eco dei miti! Potesse questo giardino raccontare una storia. Villa Sciarra, detta un tempo la “la villa dei pavoni bianchi”.
Sul paesaggio di questo suggestivo parco parte lunedì 14 settembre la manifestazione “Giardini del Suono” che per due settimane, fino al 27 settembre, proverà ad amplificare il perimetro sensoriale e culturale della Villa con la costruzione di un immaginario reticolo acustico, immateriale ed evocativo. L’ingresso è ovviamente gratuito e consentirà a chiunque un’esperienza del suono diversa, stratificata, immersiva, caratterizzata da un timbro low-fi e non invasivo rispetto ai suoni naturali del luogo.
A disposizione dell’ascoltatore saranno disseminate nella Villa tracce sonore di vario tipo, liberamente fruibili tutti i giorni dalle h 16.30 fino alla chiusura del parco. I vari punti di sonorizzazione comporranno così un programma eclettico e polifonico: la musica generativa degli alberi secolari – anche le piante fanno musica! – con cui si potrà interagire, la voce delle coppie statuarie di Pan/Siringa e Diana/Endimione, le installazioni sonore nella Voliera, la Fontana dei Putti e l’emiciclo scultoreo dell’Esedra Arborea, fino ai Passaggi d’Autore in QR-Codes, tra poesia e letteratura, con poesie di Rainer Maria Rilke e Conrad Ferdinand Meyer selezionate dall’Istituto di Studi Germanici e testi di John Cage “padrino spirituale” del progetto. Nell’arco del week end inoltre dal venerdì alla domenica dalle h 17.00 alle h 19.00 la rassegna Punti d’ascolto proporrà una selezione di podcast e audiodocumentari del panorama produttivo in lingua italiana da ascoltare in cuffia wireless.
L’intenzione degli ideatori è di coinvolgere un pubblico variegato, di giovani e meno giovani, amanti dell’arte o semplici curiosi, di abbattere le barriere architettoniche, lasciando a ognuno la possibilità di ascoltare in libertà durante una semplice passeggiata. La partecipazione diffusa e circolare è indotta naturalmente dal suono, che per definizione si propaga nell’ambiente circostante e si mescola con i rumori naturali della villa, creando effetti unici ed irripetibili.
Eventi in programma
Le installazioni sonore si inseriscono in modo naturale, quasi fossero la parte inespressa della Villa, rimasta finora in silenzio. Alcune di esse come Water Music e A sound sculpture ne sono l’amplificazione stessa, grazie all’opera dell’ingegno dell’artista sonoro Valerio “Maina” Baiocchi, che trasforma la Fontana dei Putti in Water Music, in cui il suono dello zampillo si dilata in modo surreale nella cornice organica della piazza antistante, di fronte all’Istituto di Studi Germanici. Il suono dello zampillo é l’origine di una composizione generativa che nasce dal movimento dell’acqua.
A sound sculpture invece esprime l’eco dei tempi antichi dando vita a un’installazione interattiva posta tra le statue raffiguranti i mesi dell’anno all’Esedra Arborea, dove suoni e musica d’ambiente evocano il passare ciclico delle stagioni dentro un bosco incantato. Grazie a sensori di prossimità sarà possibile per utente modulare una composizione generativa, che muterà nel corso delle due settimane animando i mesi dell’anno.